Nella mia vita sono stato un pessimo sognatore, non ho mai ricordato i sogni fatti, ma forse non li ho mai fatti.
Meglio ancora, ho sognato sempre e solo situazioni strane, illogiche, tipo la sensazione di sentirsi goffi nei movimenti o di provare a volare senza averne le possibilità o di reagire senza averne le forze. Insomma tutto quello lontano dalla realtà.
Non ho avuto tempo di volere o di agognare quello che non avevo.
La realtà, anche quella più dura, che mi ha accompagnato soprattutto nel periodo dell'infanzia, mi ha tenuto legato alla momentaneità.
Quella realtà che ti faceva venire le vesciche alle mani fanciullesche, trasformandole in brevissimo tempo in duri calli per uomini veri. Quella realtà che ti insegnava a darti da fare per andare avanti nel quotidiano.
Questa realtà mi ha insegnato a rispettare la gente, le regole, a non avere invidia, ad amare la famiglia, a comprendere i genitori, anche nei momenti più difficili
Ho lasciato troppo presto la scuola per restare incollato alla mia dura realtà.
Giovanissimo mi sono sentito attratto dalla carriera nella Marina Militare.
Ne ho fatto parte per circa quaranta lunghi anni.
La Forza Armata ha creduto in me, mi ha offerto un lavoro, mi ha trasformato lavorando sui pochi contenuti che portavo in dote.
Mi ha plasmato, dandomi il senso di sicurezza, mi ha dato la possibilità di diventare un uomo, rafforzando in me le certezze, legate soprattutto alla famiglia.
Ma questo non mi bastava, la mia voglia prorompente di conoscere i miei limiti mentali e fisici, mi ha avvicinato al mondo dei fantastici "Uomini vestiti di Verde" che vivono al Varignano.
Avevo visto per caso dei filmati sugli Incursori della Marina e ne ero rimasto affascinato. Volevo, ma non ero sicuro di potere. Ero sempre stato in condizione di scarsa forma fisica e adoravo, praticando appieno, la sedentarietà, fino a farne una ragione di vita. Il mio corpo rispondeva bene, trasformando il dolce far niente in pinguedine.
Ho conosciuto tutti i miei limiti, fisici e mentali.
Ma sono riuscito a gettare il cuore oltre all’ostacolo, riuscendo, al termine di lunghi sacrifici, ad indossare l’agognato "Basco Verde".
Dopo qualche anno di bella attività, purtroppo un incidente sul lavoro, mi ha allontanato da questo Reparto d'elite.
Non mi sono perso d’animo e mi sono impegnato nel campo delle attività sportive della Forza Armata.
Ho diretto per circa venti anni il gruppo sportivo canoa fluviale, raggiungendo livelli incredibili ed inaspettati per tutti. Siamo arrivati ad annusare e cibarci dell’alloro mondiale, fino a toccare l'essenza dei cinque cerchi olimpici.
Ho avuto l’onore, inaspettato, di essere insignito dal Presidente della Repubblica con l’onoreficenza di "Cavaliere della Repubblica".
Ma in tutti questi lunghi anni non ho camminato da solo, mi ha tenuto per mano, esortato e confortato sempre mia moglie Rita.
Rita mi ha dato tutto l’amore, la comprensione ed il sostegno necessario per riuscire ad ambire e ad arrivare ai traguardi raggiunti ed insperati.
Insieme abbiamo attraversato ed abbattuto un muro che sembrava invalicabile.
Abbiamo sconfitto il mostro che voleva portarmi via, anzitempo, allontanandoci dai nostri buoni propositi.
Siamo riusciti a costruire il nostro inviolabile nido d’amore, facendo spazio anche ai nostri due gioielli, frutti del nostro grande amore: Greta e Marlene.
Le mie ragazze, sono state in grado di innamorarsi e di far innamorare due bravissimi ragazzi, che le hanno rese spose e mamme, con la bellissima naturale conseguenza di aver aumentato la nostra famiglia con tre perle rare: Ginevra, Gabriele e Lavinia.
Ora ho ben capito qual è la differenza fra il sogno e la realtà.
A quanto sento dire il sogno di solito è più bello, più luminoso,
La realtà, che comunque non è la realtà in sé ma ciò che provi tu rispetto a ciò che accade, di solito ha colori meno brillanti e i dettagli sui quali ti concentri spesso non sono i migliori, ma sono vita vera ed agognata.
In tutti questi anni ho capito che per creare il cambiamento che desideri, ma non sogni, devi trasformare i tuoi potrei in "devo" o meglio ancora in “voglio” e aggiornare il modo in cui pensi a te stesso.
E' nei momenti delle decisione che si forma il nostro destino.
Questa mia bellissima realtà, oggi compie 65 anni di vita vissuta.
Auguri Nello!🎂🍾🥂
Aniello Ricciardi